Incontro con la chef Anahita Tcheraghali: Tutto con la tajine…si replica, si replica, si replica!
Nell’ ennesima replica di questa bellissima lezione, la nostra Anahita ci ha fatto scoprire l’utilizzo della Tajine; questo termine indica sia la pentola che la pietanza che grazie ad essa si prepara. Originariamente, la cottura avveniva appoggiando la tajine sulle braci, mentre oggi i piatti hanno un fondo di metallo, così che si possano porre sui fornelli a gas di casa. La cottura è a fuoco lento, in questo modo le verdure si insaporiscono e la carne diventa molto tenera e profumata. La differenza rispetto ad altre pentole è che la forma conica fa sì che i vapori si condensino e ricadano sui cibi che stanno cuocendo, mantenendo così all’interno della Tajine gli aromi che di solito vanno persi e rendendo il gusto dei piatti ancora più intenso. La cottura così non prevede chissà quali condimenti e può essere anche definita light, perché è quasi al vapore. L’utilizzo di spezie fa il resto. La parte inferiore viene usata per servire il piatto in tavola.
Purtroppo in questo post non posso trasmettervi i profumi che ieri sera aleggiavano nella nostra cucina…profumi che hanno inebriato Cristina, Laura, Stefano, Cristina, Mauro, Giulia, Laura, Daniela, Simone e Lidia.
Le tajine proposte sono state: Tajine di pollo con arance caramellate, Tajine bi kefta (tajine con polpette, pomodoro e uova), Tajine bi hot (tajine di pesce con verdure) e Tajine bi khodra (tajine di verdure)
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